Renzi al lavoro con i sauditi per rilanciare AlUla: «Copiamo da Matera»- Corriere.it

Renzi al lavoro con i sauditi per rilanciare AlUla: «Copiamo da Matera»- Corriere.it


Matteo Renzi è sempre un volto famigliare nel Golfo. Dopo che nei mesi scorsi avevano fatto discutere alcune sue presenze in Arabia Saudita — in particolare quella di fine gennaio in cui aveva preso parte ad una registrazione televisiva durante la quale si diceva essere onorato di stare al cospetto del «grande principe Mohammed bin Salman» e spingendosi a dire che in quel Paese «ci sono le condizioni affinché possa diventare il luogo per un nuovo Rinascimento» — il leader di Italia Viva ha debuttato come editorialista di Arab News, quotidiano in lingua inglese pubblicato a Riad, che ha come pubblico i tanti stranieri e uomini d’affari che transitano dalla penisola e che, pur se di proprietà di una società editoriale, la Saudi Research & Pubblishing Company, è considerato estremamente vicino alla famiglia reale.

Il nuovo incarico

Renzi nei giorni scorsi ha firmato un intervento per promuovere gli interventi di rilancio dell’antica città araba di AlUla, patrimonio Unesco per cui è stato di recente presentato un masterplan per uno sviluppo turistico sostenibile del sito archeologico spalmato sui prossimi 15 anni. L’ex premier fa parte del board della Commissione reale per AlUla , presieduta direttamente dal principe bin Salman, che ne vuole fare una vetrina internazionale della storia e della cultura araba. Il nuovo incarico assegnato a Renzi è stato riportato per la prima volta proprio da Arab News, nel resoconto di un «virtual panel» sul futuro del sito archeologico a cui hanno partecipato diversi relatori internazionali, tra cui appunto il leader di Italia Viva.


Il parallelo con Matera

Nella short bio in calce all’articolo viene presentato ai lettori, oltre che come membro del board, anche come ex primo ministro ed ex sindaco di Firenze ma non è menzionato l’attuale ruolo di senatore della Repubblica. Nel suo intervento, Renzi traccia un parallelo tra AlUla e Matera, descritta come «microcosmo di cultura, che offre identità, costruisce ponti e apre confini». E così come l’Italia ha nel corso degli ultimi decenni ha valorizzato Matera, rispettandone la storia e le vestigia ma anche costruendole attorno le infrastrutture necessarie a riportarla in vita e ad assicurarle una crescita sostenibile, altrettanto — sostiene — l’Arabia potrà fare con AlUla. Il pezzo si apre e si chiude con una citazione di Dostoyewsky: «La bellezza salverà il mondo».

Le polemiche

La vicinanza di Renzi alla monarchia saudita è da tempo oggetto di numerose critiche politiche. All’ex premier viene contestato di dare l’avallo ad un regime che ancora non tutela i diritti delle donne e delle minoranze e che è stato più volte accusato di metodi anti-democratici (per la cia sarebbe il mandante dell’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi avvenuto nel 2018 nel consolato saudita a Istanbul) e di simpatie per il terrorismo. Martedì, intervenendo nel’aula della Camera, la leader di FdI Giorgia Meloni ha evocato le frequentazioni con Riad: «Renzi ha mandato via Conte perché non riteneva normale che il Recovery fosse realizzato senza il coinvolgimento del parlamento e ora dov’è Renzi, in Arabia Saudita?». E il giorno seguente il senatore del M5S, Gianluca Ferrara, ha ricordato il via libera alla fornitura di bombe aeree all’aeronautica saudita avallata nel 2015 dal governo Renzi, «quando i crimini di guerra in Yemen erano già stati denunciati». A fine marzo Renzi era stato immortalato nei paddock del Gran Premio del Barhain, fatto che aveva rinfocolato le critiche, al punto che lui stesso aveva risposto attraverso la propria enews: «I miei viaggi sono legittimi, la mia dichiarazione dei redditi è pubblica, i miei numerosi incarichi internazionali sono tutti rispettosi delle regole del nostro Paese».

30 aprile 2021 (modifica il 30 aprile 2021 | 17:27)

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